Vodafone, entro fine Febbraio dismette il 3G (il 4G è ancora salvo)
Oggi, 25 Gennaio 2021, è iniziato il processo di dismissione della superata tecnologia 3G da parte della rete posseduta da Vodafone che andrà progressivamente avanti fino alla conclusione prevista entro la fine di Febbraio 2021. Allo stesso tempo, si progetta un potenziamento della rete 4G.
Cosa succederà quindi ai clienti Vodafone e degli operatori virtuali che utilizzano la rete Vodafone, se possiedono telefoni e device che non possono utilizzare il 4G? La loro esperienza di navigazione potrebbe davvero risentirne.
L’informativa
Vodafone ha iniziato ad informare alcuni clienti già a partire dal 30 Settembre 2020 su come progressivamente le risorse di rete del 3G avrebbero subito una progressiva riduzione in vista della definitiva dismissione di questa tecnologia, almeno per la rete di questo operatore.
Inizialmente, questo processo sarebbe dovuto iniziare a Novembre 2020, e per la fine di Gennaio 2021 sarebbe dovuto essere completato, ma l’operazione ha subito un primo slittamento e verso Dicembre 2020 la Vodafone aveva comunicato quali sarebbero state le nuove date, sia per quanto riguarda l’inizio delle operazioni (oggi, 25 Gennaio 2021) sia per le previsioni di conclusione (che dovrebbe essere il 28 Febbraio 2021).
L’operazione di Vodafone
A partire da oggi quindi Vodafone sta iniziando a disattivare le prime antenne della tecnologia 3G, solo in alcune aree per il momento, ma in tutta Italia entro la fine di Febbraio.
Questo spegnimento definitivo del 3G a base nazionale arriva anche grazie ad una sperimentazione che è stata fatta nel mese di Luglio 2020 sulle province di Ravenna, di Ferrara e di Forlì, in cui era stato effettuato uno spegnimento parziale delle antenne 3G per un paio di settimane.
Le frequenze che al momento sono utilizzate dall’operatore per gestire la tecnologia 3G che era stata introdotta da Vodafone nel 2004 saranno riutilizzate per supportare quelle già esistenti del 4G, potenziando questa tecnologia e, in futuro, anche quella del 5G.
Viene quindi dismessa la rete 3G a favore delle reti 2G, 4G e 5G.
In questo modo, a fine del processo, Vodafone potrà aumentare la copertura della sua rete, riutilizzando le frequenze ancora ferme al 3G per raggiungere altri 1100 comuni italiani.
L’obiettivo, tra le altre cose, è anche quello di attenzionare il consumo energetico e di ridurre la spesa degli impianti. Si stima un risparmio di circa 100Gwh già solo per il 2021.
La dismissione delle reti 3G non coinvolgerà però soltanto chi ha un contratto con Vodafone ma anche tutti quelli che utilizzano uno degli operatori virtuali che si appoggia alla rete del gigante rosso.
Tra questi, ricordiamo il secondo brand di Vodafone, Ho. Mobile, e poi 1Mobile, Optima Mobile (aggregatori Effortel), NTmobile (aggregatore Plintron), Noitel, Netoip, Sija, Uniposte Mobile, Rabona Mobile, Sì Pronto, WithU Mobile e per finire Lycamobile e PosteMobile ESP.
A questi si aggiunge, dal 17 Gennaio, anche Digi Mobil e presto, secondo le comunicazioni ufficiali di Vodafone e Postemobile, ci sarà anche PosteMobile Full che per il momento opera sulla rete Windtre. Le SIM di quest’ultimo operatore saranno convertite direttamente in Vodafone per i nuovi clienti ma anche per quelli che lo sono già (a differenza di quelli che possiedono una SIM ESP che rimangono sulla stessa rete).
Le comunicazioni ufficiali però non rivelano una data precisa, quindi non si conoscono ancora le tempistiche. Le modifiche comunque non comporteranno il cambio della SIM per chi è già cliente.
Nonostante il potenziamento della rete 4G, c’è da dire che gli operatori virtuali, secondo i contratti che hanno stipulato con Vodafone, subiranno comunque un limite di velocità, perciò non allarmatevi in caso di rallentamenti.