Trova il mio dispositivo di Google: Le nuove funzionalità per migliorare la sicurezza dei dispositivi Android
Il servizio "Trova il Mio Dispositivo" di Google è diventato uno strumento indispensabile per gli utenti Android che desiderano proteggere i propri dispositivi da furti o smarrimenti. Originariamente lanciato nel 2013 e rinominato nel 2017, il servizio ha subito una significativa trasformazione nel 2024, con l'introduzione di nuove funzionalità che ne migliorano ulteriormente l'efficacia e la sicurezza.
Cos'è Trova il mio dispositivo di Google?
"Trova il Mio Dispositivo" è un servizio offerto da Google per aiutare gli utenti a localizzare i loro dispositivi Android smarriti o rubati. Il servizio è accessibile tramite un'applicazione dedicata e una pagina web, permettendo agli utenti di visualizzare la posizione dei propri dispositivi, farli suonare, bloccarli o cancellare i dati da remoto.
Le nuove funzionalità del 2024
Nel 2024, Google ha introdotto due importanti novità per "Trova il Mio Dispositivo": l'accesso biometrico e il blocco remoto. Queste funzionalità sono state progettate per migliorare la sicurezza e l'usabilità del servizio, rendendolo più rapido e sicuro.
Accesso biometrico
L'accesso all'app "Trova il Mio Dispositivo" richiedeva fino a poco tempo fa l'inserimento della password dell'account Google. Sebbene questa fosse una misura di sicurezza importante, poteva risultare scomoda e rallentare l'accesso. Con l'introduzione del supporto per lo sblocco biometrico, gli utenti possono ora accedere all'app utilizzando l'impronta digitale o il riconoscimento facciale configurati sul proprio smartphone. Questa funzione non solo velocizza il processo di accesso, ma garantisce anche un livello di sicurezza più elevato.
Blocco remoto
Un'altra importante novità è il blocco remoto. Attualmente, per bloccare a distanza un telefono smarrito, gli utenti devono accedere all'app da un altro dispositivo e inserire le credenziali dell'account Google. Questo può rappresentare un problema per chi utilizza un gestore di password o una chiave di accesso. Con il blocco remoto, invece, sarà possibile bloccare lo schermo del dispositivo smarrito inserendo semplicemente il proprio numero di telefono e risolvendo una sfida di sicurezza. Questa funzionalità sarà disponibile come aggiornamento di Google Play Services entro la fine dell'anno e sarà compatibile con dispositivi Android 10 e versioni successive.
Come funziona Trova il mio dispositivo di Google
Il servizio "Trova il Mio Dispositivo" utilizza una rete di oltre un miliardo di dispositivi Android per tracciare e localizzare i dispositivi smarriti, anche quando questi sono offline. Grazie all'utilizzo del Bluetooth e dei dati di prossimità, i dispositivi della rete scansionano quelli nelle vicinanze e inviano le posizioni rilevate in modo sicuro a Google. Questo significa che ogni dispositivo Android può fungere da antenna discreta, aiutando a rilevare la posizione di un dispositivo smarrito o rubato.
Attivazione e utilizzo di Trova il mio dispositivo
Per utilizzare "Trova il Mio Dispositivo", è necessario avere un account Google associato al proprio dispositivo Android e attivare il servizio. Ecco come fare:
- Installazione dell'App: Scaricare e installare l'app "Trova il Mio Dispositivo" dal Google Play Store.
- Accesso all'Account: Accedere con le credenziali del proprio account Google.
- Attivazione del Servizio: Nelle impostazioni del dispositivo, navigare fino a "Sicurezza e Privacy" e attivare "Trova il Mio Dispositivo".
Una volta attivato, il servizio permetterà di vedere i dispositivi associati al proprio account, visualizzare la loro posizione, farli suonare, bloccarli o cancellare i dati da remoto.
Misure di sicurezza aggiuntive
Per garantire ulteriormente la sicurezza, Google consiglia di attivare anche gli "Avvisi sui Tracker Sconosciuti". Questa opzione, disponibile nelle impostazioni di sicurezza del dispositivo, permette di ricevere notifiche se qualcuno cerca di tracciare la posizione del dispositivo utilizzando un tracker esterno.
Esperienza utente e test
Durante i test condotti sul nuovo servizio, la funzione di tracciamento ha dimostrato di essere efficace nella maggior parte dei casi, anche quando i dispositivi erano offline. Tuttavia, alcuni dispositivi, come l'Asus Zenfone 11 Ultra e il Pixel 8A, hanno mostrato problemi di compatibilità. Google ha confermato che la nuova funzionalità è in fase di distribuzione e potrebbe non funzionare con la stessa efficacia su tutti i dispositivi durante le prime fasi di rilascio.